A Ronchi dei Legionari tra memorie e primati
L'accogliente circolo locale marca la terza edizione del trampolino che proietta verso il trono continentale degli under 14. Le precedenti due convocazioni di Tennis Europe Winter Cups by Head celebravano i successi degli azzurrini nel girone di qualificazione, in un tripudio di gioia e di pura ammirazione per tecnica e tempra dei ragazzi. Al primo appuntamento, l'imbattibile terzetto composto da Lorenzo Musetti, Lorenzo Rottoli e Fausto Tabacco, dopo l'esordio di Ronchi, trionfava in ogni angolo d'Europa, stabilendo primati europei sui campi estivi ed invernali.
Il team dello scorso anno, forte di Luca Nardi, Giorgio Tabacco e del “nostro” Alessio Tramontin ripeteva l'impresa dei fratelli più grandicelli, esaltando il pubblico ronchese con un filotto perentorio di vittorie, obliterando il biglietto per lo scontro conclusivo di Bucarest. Quest'anno, l'evento tennistico ospitato dal sodalizio ronchese, allarga il suo usuale contenuto tennistico facendo da battistrada ai “Friendship Games” o meglio dire: “Campioni della Grande Pace 2018”. Evento che, come da consuntivo storico e localizzazione geografica, si compenetra perfettamente nel territorio delle gare, un secolo dopo la fine della Grande Guerra. Un momento di meditazione, srotolato dal Coni regionale verso i giovani europei, per stimolare conoscenze e traguardare orizzonti di pace e fratellanza, attingendo alla vicinanza dei luoghi teatro delle epocali e sanguinose battaglie.
Casuale, ma oltremodo significativo che nel raggruppamento sportivo goriziano, appaiano le due nazioni che furono accanite rivali sugli opposti fronti come Austria e Italia, anche se in questa ricorrenza é mancato lo scontro sportivo diretto. E' saltato perché sul loro cammino i ragazzi di coach Franz Kresnik, dopo l'exploit d'esordio sui temibili avversari serbi, non sono riusciti a ripetere l'impresa contro i coetanei svizzeri, giocatori determinati nell'assicurarsi, al doppio decisivo, la passerella finale e la certezza del relativo pass per il girone conclusivo di Veska. Cosa riuscita anche alla compagine tricolore che stende seccamente i ciprioti e di seguito supera gli imprevedibili lusitani, grazie allo scatenato Niccolò Ciavarella, pronto a banalizzare la sconfitta, al terzo set, del compagno Daniele Minghini ed ispirato nel ribadire, con lo stesso compagno, la caratura del doppio tricolore, come ampiamente certificato sui competitivi campi di Tarbes. Sembra inesauribile la simbiosi vincente tra il team azzurro ed i tappeti magici del Tennis Ronchi, così come appaiono sempre mirate le scelte di formazione di capitan Massimo Valeri, occhio vigile e neuroni attivi nel valutare, a priori, forze e difetti dei rivali. Come nella gara clou contro gli elvetici, quando invita il recanatese Peter Buldorini ad incrociare le racchette con il ginevrino Florent Limani, caricandolo a molla per spararlo verso un scintillante 6-1 6-2.
Viatico rasserenante per il talentuoso romano Niccolò Ciavarella nell'affrontare uno dei rivali più impegnativi, quel Raffaele Mariani, filiforme basileano che lo costringe al terzo tempo con un tennis spietato, senza fronzoli, dove pause di rifiatamento e colpi poco incisivi gli spalancano corridoi per mortifori abbordaggi. Alla fine, fatica e tensione non incidono sul fisico prestante e sugli slanci dell'irriducibile laziale che, superato un momento di flessione nel terzo tempo, rimette il pilota automatico di puro martellamento e chiude con tempismo al primo match point per 4-6 6-1 6-2. L'esultanza del team, del soddisfatto pubblico e del raggiante direttivo del circolo, vale un altro biglietto aereo per la coesa spedizione italiana ed un posto tra le prime quattro nazionali del seeding nell'imminente sfida superiore in terra di Moravia.
Lungo ed esaustivo l'elenco degli intervenuti alla presentazione ufficiale delle squadre, testimonianza dell'avvenimento tennistico particolarmente sentito. Per il Coni il presidente Giorgio Brandolin, per la Fit il numero uno Antonio De Benedittis accompagnato dai consiglieri regionali Giuseppe Petrei, Federica Pellizzari e Michele Comuzzi e dal delegato di Gorizia Cesare Mesce, per la regione l'assessora Sara Vito, insieme a Diego Moretti e per il comune di Ronchi dei Legionari Marta Bonessi, incaricata allo sport, insieme ad Erika Battistella. A margine della terza edizione rimane l'ammirazione per quanti si prodigano nel mettere in piedi una manifestazione che non richiede solo oliati automatismi organizzativi e coordinamento di funzioni, ma richiede personaggi che trasmettano credibilità e sicurezza presso gli enti che ne disegnano anche il vissuto economico.
A tale uopo appaiono centrati i riconoscimenti che il presidente del Tennis Ronchi, Lucio Baradel, consegna ad Antonio De Benedittis ed all'inesauribile direttore del torneo Piero Tononi, sempre fiancheggiato dall'operosa Elisa Dimatteo.
Classifica finale. 1. Italia, 2. Svizzera, 3. Portogallo, 4. Austria, 5. Serbia, 6. Cipro, 7. Montenegro, 8. Ungheria.
Il team azzurro vincitore con i dirigenti Fit.