Al Tennis Natisone i primati ondeggiano sul confine
La fluttuazione dei successi rispecchia il risultato dei vincitori nelle finali di terza categoria femminile e maschile del Trofeo Tennis Natisone, manifestazione riproposta per l'undicesima edizione con tutti i crismi di precauzione per il Covid-19 (all'ingresso del complesso tracciamento degli intervenuti, isole con il gel igienizzato, uso delle mascherine, cura delle distanze sociali in ogni frangente). Si deve all'appassionato e onnipresente Gianfranco Ninino, attualmente nei panni di presidente del sodalizio, se i campi in mattone tritato, dopo ben 15 anni di “meditazione”, hanno ripreso ad accompagnare palpiti e trame di gioco delle 34 donzelle e delle 93 racchette manovrate dai maschi.
La stretta conclusiva del tabellone in rosa, approntato dal giudice di gara Mauro Degano, presenta semifinali tra giocatrici emergenti e concorrenti dal palmarès già edificato. E' la sedicenne Vivian Fajt del Tennis Campagnuzza, la prima del seeding, a sbarrare la strada in due set a Daniela Roman, mentre la pari età, la slovena Elena Plesnicar in forza al Ct Grignano, riserva ugual trattamento alla cividalese Monica Zanuttigh. Al momento clou due giovani amiche e compagne di training iniziano la sfida buttando nel match una forte carica agonistica. Ne guadagna lo spettacolo per le traiettorie sempre tese e per l'equilibrio costante, al punto di trascinare le due al tie-break, dove però l'azzurra frana di schianto, intascando un solo punto.
Nel secondo tempo cala un po' l'intensità degli scambi, ma rinviene di rabbia e precisione la Fajt che lascia al palo l'avversaria con alcune pregiate esecuzioni in diagonale doppiate da alcuni servizi efficaci, rimettendo in parità la contesa. Nel parziale risolutivo la Plesnicar s'impone una più avveduta gestione del palleggio con traiettorie paraboliche, inframmezzate da carezze in slice, mentre la Fajt cerca imperterrita gli affondi di forza e insiste troppo nelle sciagurate smorzate. Ottiene qualche chiusura di qualità, ma prevalgono gli errori banali, corridoio di un deleterio nervosismo che scopre ancor più il fianco alla tattica di attento contenimento della rivale. Il primato vola verso l'imperturbabile ragazza del Collio sloveno che trionfa per 7-6 (1) 1-6 6-1 ed é in grado di ritagliarsi un'affermazione dopo le tre sconfitte collezionate nei precedenti testa a testa.
Nel vicino campo outdoor arrivano alla redde rationem due navigati concorrenti: il 27enne duinese Federico Barbieri ed il 34enne sloveno di Nova Gorica Miha Blaskovic, ben conosciuto dai frequentatori del circolo. Si ripropone, come in campo femminile, la sfida tra giocatori confinanti delle due nazioni. Nel turno di semifinale a Barbieri occorrono tre tempi per rintuzzare le pretese di Nicolas Drigo, imitato da Blaskovic che rinviene alla distanza contro Dejan De Cet. Il mancino triestino basa il suo gioco sulla pesantezza di palla, mentre lo sloveno spezza il ritmo con dritti eseguiti di misura e colpi in slice di rovescio ricercati in ogni zona del campo.
Blaskovic corre come un gatto e mitiga con l'arrotato back la preparazione delle fucilate del rivale, approfittando di ogni sua falla difensiva per incidere nel punteggio, come avviene nel tie-break del primo parziale, aggiudicato per 7-4. Aggiusta il tiro Barbieri che firma il secondo parziale domando gradualmente gli effetti delle palle che si adagiano sulla terra rossa, incalzando l'avversario con servizi efficaci, aggiustando la mira negli smash, fiondandosi a rete sulle palle corte, cercando d'incidere le diagonali con il rovescio ad una mano. Lo sorregge una buona brillantezza fisica che appare declinante nel rivale, comunque apparso ancora competitivo fino al 5 pari del terzo set, ultimo tentativo di rientro.
Con il primato di Barbieri (6-7 6-3 7-5 lo score) si pareggia il presunto bilancio delle affermazioni per nazionalità, compendio di in una serata densa di piacevole sport grazie al ritrovato tennis agonistico di buon livello. Così come ricordato durante le premiazioni da un felice Gianfranco Ninino e confermato dal dirigente Mauro Mattelicchio, dall'assessore allo sport del comune di San Giovanni al Natisone Desana Pizzamiglio con fascia tricolore, dal numero uno della Fit Antonio De Benedittis e del suo consigliere Michele Comuzzi.
Le finaliste Elena Plesnicar e Vivian Fajt
I finalisti Federico Barbieri e Miha Blaskovic
Premiati, autorità e dirigenti