Al Rodean Garros Turolo e Meloni con autorità
Sono 104 le racchette che accorrono alla competizione di terza categoria messa in opera dal Tennis Club Rive D'Arcano sui campi ben curati di Rodeano Basso.
Il tennis in rosa partecipa con 29 concorrenti e la disponibilità anche della superficie in sintetico indoor consente di portare a compimento le due contemporanee finali nonostante un dispettoso intervento di Giove Pluvio, che si ravvede in tempo per far consumare il secondo atto del testa a testa maschile.
Per la corsa al titolo delle gonnelle, la fiorente cornice conclusiva presenta la 15enne Caterina Vidal, 3.3 dell'Azteca Sport e la 17enne Manuela Turolo, 3.1 in forza alla Gt Tennis. La prima, pur godendo dell'improvvisa assenza della prima della lista, D'Ercole Serena, legittima il palcoscenico più ambito aggiudicandosi una semifinale da brividi contro Elisa Mecchia, mentre la seconda rispetta l'accredito di seconda forza del seeding, sigillando, perentoriamente, tutte le precedenti pratiche.
Il vento propizio della ragazza del Cividalese spira a suo favore anche nello scontro con la giovane palmarina, fin dai primi scambi ingabbiata dalla sua ragnatela di palle spioventi e profonde, alternate da rovesci, astutamente accarezzati in back. E' quanto basta per mandare fuori giri la volenterosa Vidal, la quale risponde con missili, pregevoli per potenza, ma dal carente timing esecutivo, colpi che spesso sibilano fuori dal rettangolo di gioco o che si afflosciano malinconicamente in rete. L'essenza del match é tutta qui e non può che decretare il successo della Turolo per 6-1 6-0.
Altra chiave di lettura nella finale maschile a cominciare dal gap “generazionale” tra il 18enne Pierelia Ricardo Dolce e il 39enne Maurizio Meloni. Il giovane 3.1 del Ct Latisana parte come massimo favorito del tabellone, mentre il rivale, che da sempre respira la salubre aria dei paesaggi locali, parte dal ranking di 3.3 ed esce dallo scoglio insidioso di Alex Brusadin, costretto al ritiro dopo aver smarrito la frazione iniziale. Primo set all'insegna del tennis esperto di Meloni, costruito principalmente da palle ben arrotate di dritto e da back affilati, traiettorie ben direzionate nelle varie zone del campo che tengono sempre sulla corda l'avversario, apparso poco reattivo e talvolta in affanno nelle rincorse laterali. Superata la sosta per l'incombente perturbazione, l'incontro riprende con un Dolce che sembra uscito dal gioco a fari spenti e che appare da subito più manovriero, al punto da tentare, sia pure con alterne fortune, la via della rete. Se ne avvantaggia lo spettacolo per l'intensità e varietà degli scambi e così ogni game portato a casa dai due giocatori diventa più lavorato. Ma il portacolori del Tc Martignacco non perde l'iniziale aplomb tecnico, macina gioco di rottura, si avvale di un efficace servizio e superata l'impasse del 4 pari, corona la sua prestazione infilando il suo primo titolo di terza categoria con lo score di 6-2 6-4.
Premiazioni incapsulate nei protocolli del momento, aperte dal presidente e direttore del torneo Adelino Barbetta che evidenzia la professionalità del giudice arbitro, nonché consigliere regionale Fit, Giuseppe Petrei e ringrazia per la sua attiva testimonianza il consigliere comunale Deni Topazzini.
Le finaliste Manuela Turolo e Caterina Dolce
I finalisti Maurizio Meloni e Pierelia Dolce
Premiati, dirigenti autorità