Marcia reale per l'ultimo atto di Cordenons

Queste le note dell'inno diffuse sul centrale dell'Eurosporting alla presentazione dei due finalisti della 17esima edizione Atp Challenger 100, Torneo internazionale maschile ancora supportato dai main sponsor Acqua Dolomia e Serena Wines 1881. L'antesignana organizzazione cordenonese raccoglie il diretto testimone del Challenger Città di Trieste, ospitando diversi giocatori della precedente gara con i migliori concorrenti ancora attivi nelle fasi salienti della manifestazione.

E' il caso della gloria locale, l'azzanese Riccardo Bonadio, capace di issarsi fino ai quarti e di mandare a memoria le due fruttuose scorribande regionali come dispensatrici di ben 98 punti caldi Atp, bottino che incornicia il suo best ranking al gradino n. 275 e che, oltre a stabilire il primato regionale del XXI secolo, lo stimola ad inseguire altri punti Challenger per la trasferta allo Slam di Melbourne. Lo stesso turno vale anche per il talentuoso toscano Lorenzo Musetti, in grado di arrotondare ancora più la sua classifica, però non lustrando in modo rilevante la fama di acclarata speranza del tennis nazionale, ma va ricordato che la pendola dei suoi anni ha vibrato solo per 18 rintocchi.

Per il tennis del futuro di matrice ispanica ecco il predestinato 17enne Carlos Alcaraz Garfia. Il murciano prosegue con invidiabile sicurezza la messe bisettimanale di vittorie verso la passerella risolutiva, non disdegnando recuperi prodigiosi al terzo parziale e domando avversari smaliziati anche al tie-break. Ad attenderlo il connazionale Bernabe Zapata Miralles, valenciano dai 23 compleanni, scalpitante ed in parte adirato con se stesso dopo aver smarrito sul traguardo i Challenger di Amburgo e di Todi. Brucia sopratutto la recente finale umbra persa nettamente contro il tedesco Yannick Hanfmann, giocatore che a Cordenons si presenta come il primo della lista e che Zapata distillando sudore e  forza di volontà rimanda subito a casa dopo tre tempi accaniti per 6-7(5) 6-4 6-4. Il giovanissimo allievo di “mosquito” Juan Carlos Ferrero (ex n.1 del mondo) supera un impegnativo turno di semifinale contro l'insidioso argentino Facundo Bagnis, mentre l'uomo di Valencia tramortisce di vincenti il disorientato cileno Alejandro Tabilo, autore in precedenza della dolorosa estromissione del nostro Bonadio.

Spalti gremiti sul centrale dedicato a Edi Aldo Raffin e subito i prodromi di un match intenso, dove i due danno vita ad una sfida di continua pressione da fondo campo e la capacità di lottare su ogni palla. Nel braccio di ferro iniziale ha la meglio Zapata Miralles, che grazie a traiettorie e spinte più avvedute s'invola sul 3-0 e mantiene il vantaggio fino a stamparsi il 6-2 del primo tempo. Nel secondo, Alcaraz rinviene con colpi più sostanziosi, imprendibili chiusure lungo linea di dritto e dopo 59 minuti riesce ad estrarre dal suo repertorio le sue smorzate piumate, magistrali disegni di polso con effetti disorientanti per il rivale, spesso distante dalla linea di fondo. Riequilibrato per 6-4 il computo dei set, risultati precedenti e previsioni propendono per il rush inarrestabile del giovane agonista, ma l'aria della vetta vicina ispira Zapata in grado di continuare a martellare con i fondamentali, assalire i morbidi servizi, spedire palle filanti ed angolate, mandando spesso fuori giri un rivale in apnea per i recuperi funambolici orizzontali, nonché molto appesantito dalle maratone pregresse. E' quanto basta per suggellare il 6-2 tombale che vale il suo primo trionfo di spessore e giunge a completamento di adrenaliniche prove durante la positiva settimana degli Internazionali del Friuli Venezia Giulia.

Al solito, da manuale l'organizzazione e la scenografia approntata dallo staff dell'Eurotennis club. I protocolli stabiliti contro il Covid-19 sono rigorosamente applicati, fuori e dentro il campo, con la precisa registrazione per il tracciamento di tutti gli spettatori, ripetutamente invitati ad indossare le mascherine ed a mantenere le  prescritte distanze sociali.

Il finalista Carlos Alcaraz Garfia

Il vincitore Bernabe Zapata Miralles