L'Eurosporting Cordenons si veste di verde
“Eran 300 eran giovani e forti...”. Ma al contrario degli sfortunati interpreti della poesia risorgimentale, le 300 racchette sfilate sui campi di via del Benessere, per la prima tappa del circuito Junior Next Gen Italia, sono vitalissime e con la loro giovane baldanza riescono a tracciare momenti di godibile tennis.
Tantissimi match in programma, dai teneri under 10 ai competitivi under 16, lavoro straordinario per il duttile manager Claudio Bortoletto e per la classe arbitrale pordenonese, imperniata sul rodato Giancarlo Turrisi. Regole nuove mutuate in buona parte dalla Next Gen dei campioni e assorbite dai verdi interpreti con buona disinvoltura: no-advantage, tie-break per il terzo tempo e in battuta la singolare regola del senza nullo (no let).
Le suddivisioni regionali degli iscritti, alla griglia di partenza, sono rappresentative della Macroarea Nord Est con il Friuli Venezia Giulia che fa, ovviamente, la parte preponderante, il confinante Veneto che esprime 62 concorrenti, seguito dall'Emilia-Romagna con 34, dal Trentino-Alto Adige con 11, mentre dalla Lombardia “espatria” una terna di competitor. Una carrellata sui migliori agonisti della nostra regione può partire dalle semifinali, senza dimenticare che la categoria under 16 si presenta orfana dei nostri più forti giocatori. Infatti i sedicenni Sara Ziodato ed Enrico Wood e l'ancora 14enne Alessio Tramontin avrebbe fatto, sicuramente, la differenza nell'assegnazione delle coppe più prestigiose, ma i loro encomiabili impegni nella scalata al ranking Itf Junior con qualche opportuna divagazione nelle quali dei Pro, richiedono programmazioni appropriate con ripetuti viaggi oltreconfine, come del resto attuato anche dai più forti colleghi degli altri territori.
Tra le bambine decenni da segnalare la goriziana Rebecca Punteri, fermata in semi dalla sicura Talita Ciardi e la generosa finalista Sophie Parente del Tc Martignacco, rimontata, sotto gli occhi del maestro Filippo Miconi dopo un 4-1 ottenuto di slancio, dalla stessa salvadoregna sammarinese, fluida piccolina già nei taccuini precoci degli osservatori Fit. Tra i maschietti viaggio fino in semi anche dell'altro portacolori del Tennis Campagnuzza, Tommaso Corolli, superato dal vicentino Alexandar Stokic dopo un incontro abbastanza equilibrato, ma con pochi acuti memorabili.
Semifinali delle dodicenni con la presenza di Cecilia Franzin del Tct e di Elena Segato del Tc Caneva. La castigatrice di entrambe assume le sembianze della padovana Lavinia Luciano che prima fredda in due set ragionati la triestina e poi blocca con un gara di attento contenimento le sortite intraprendenti ma spesso rischiose della canevese, accreditata come prima del seeding.
Tra i coetanei, smarriti nel vertice i colori regionali, non rimane che annotare la marcia sicura del diligente bolzanino Jonas Masten, seguito dal maestro e concittadino meranese, Renato Ercolani.
Finale preclusa per entrambe le nostre rappresentati nella settore delle under 14. Sotto lo sguardo del maestro Glabrio Azzopardo, Camilla Franzin, si arrende alla riccionese e prevista trionfatrice Letizia Migani, mentre Vivian Fait, implacabile in precedenza con l'udinese Margherita Marcon, non fa tesoro della ventata positiva che le trasmette nel tie-break decisivo il presidente del Campagnuzza Diego Corolli ed é costretta a salutare a malincuore la compagnia per mano dell'insidiosa mancina trentina Alessandra Versini.
Metabolizzata la delusione per la sconfitta della combattiva Segato, il maestro Mauro Pizzinat in conserva con il presidente del Tc Caneva Ugo Cimetta, riversa le aspettative sul finalista degli under 14, Pietro Stefan, pugnace agonista, recuperato al tennis dopo un anno di dubbi sportivi. Il mancino pordenonese si scontra con un altro mancino, quel Filippo Crotti, autore della rocambolesca eliminazione del favorito compagno di casacca Gregorio De Gasper. L'andamento del match dimostra che l'imprevista performance dell'ispirato portacolori dell'Eurotennis Treviso non é un frutto casuale, visto che tempra colpi e fisicità concorrono ad affondare anche Stefan, costringendolo ad accontentarsi di solo due sofferti game, raccolti in ogni parziale.
Si arriva alle donzelle sedicenni con la volitiva Gaia di Paolo, reduce da un positivo match contro la seconda testa di serie del tabellone. Dinanzi a Graziano dall'Armi, presidente dell'Atomat Udinese, deve affrontare, per il palcoscenico più ambito, Caterina Odorizzi, racchetta dal tennis essenziale e dal rovescio angolato e pungente. Ne esce un match piacevole e lineare, ma sempre controllato dalla trentina in forza al Gs Argentario, ragazza rocciosa in grado di certificare la sua classifica di 2.8 e giustificare le mire che la proiettano verso lo scudetto conclusivo.
Vanno in scena i maschi under 16 e finalmente gli attori delle semifinali innalzano, in maggioranza, i gonfaloni dei nostri club regionali.
A cominciare dal pordenonese Francesco Sain che dagli studi in Croazia atterra a Cordenons con i colori del circolo Il Quadrifoglio, ma la cui trasferta viene bruscamente affossata in due set dal tesserato Atomat Udinese, Massimiliano Giunchi. Per proseguire con l'altra avvincente semi tra il fine tecnico Filippo Cherie Ligniere, nei ranghi della truppa Eurotennis di Treviso, che cede ad un brillante Jacopo Poles, vessillo dell'Academy di Moruzzo. Davanti al tecnico Atomat, Natalia Anissimova, va in onda una finale dal contenuto pahtos, complice un Poles sagace in fase propositiva e vigoroso nei recuperi difensivi. Nel fraseggio da fondo campo latita da subito il pallottoliere di Giunchi, un po' disorientato dalle traiettorie profonde del rivale che non disdegna vincenti anche con dosate verticalizzazioni.
Durante le fasi clou della manifestazione é giusto sottolineare l'opportuna presenza dei tecnici al seguito dei propri giocatori e quella abbastanza inusuale dei dirigenti dei circoli di appartenenza. Presenze che attestano la riuscita e l'importanza dell'evento giovanile e che riempiono di gratificazione gli organizzatori.
U. 16 Massimiano Giunchi della società Atomat Udinese