La prima volta del Grignano Tennis Master

 

Immerso nel verde intenso degli alberi, avvolto nelle fragranze marine della baia sottostante, magicamente avvinghiato sulle balze calcaree, si presenta nel panorama regionale come la magione efficiente del Ct Grignano. Se poi qualcuno cerca un neofita presidente, intraprendente, tuttofare che divori i tempi e sfratti incertezze per calare un torneo Open, aperto ai seconda categoria, lo può individuare nella figura di Tazio Di Pretoro, architetto di mestiere, sedotto dalla racchetta per irrefrenabili impulsi viscerali.

Rispondono in 120 maschi all'invito del circolo della costiera triestina con ai vertici della lista Mattia Ros e Mauro Commisso. Piazzamenti disposti dal giudice arbitro Piero Tononi che trasvolano intatti fino al match verità dentro il tabellone massimo. Il primo accreditato, superando in sicurezza lo sloveno Bor Zorzut e di seguito l'appagato consigliere Fit, il 2.8 Michele Comuzzi, mentre il secondo lottando d'acchito per tre set contro il coriaceo Federico Barbieri ed ingaggiando una piacevole semifinale con il 2.7 Francesco De Nicoloi, 17enne affinatosi presso l'accademia catalana Sànchez-Casal. Ecco in finale il giovane ventenne del Tc Corno, classificato 2.4, in vacanza estiva dal college Usa di Denver (studi in Business e tennis nel team) che dispiega il suo repertorio, forte di una buona prima, qualche improvvisa sventola di dritto e schemi puliti di palleggio che cerca di prolungare. Non la pensa come lui l'anima lunga udinese, esperto giocatore, oggi con sottostimato ranking 2.5, che cerca di abbreviare gli scambi, buttando in campo varietà continua di colpi, martellando maligno il rovescio bimane di Ros, per poi intraprendere con affilati chop la via della rete e chiudere lo scambio in fluidità,  favorito anche dall'arretramento del rivale dalla linea di fondo. Picchi di gioco produttivi che valgono al 37enne Commisso un netto 6-2 6-3 e il trofeo più ambito del torneo ad impinguire la straripante bacheca di casa. Ma questo non é l'unico dei riconoscimenti programmati dal composito evento.

Il pomeriggio viene aperto dalla conclusione del doppio con la coppia autoctona composta da Tiziano Del Degan e Luigi Marin, vincitori alla distanza dopo un avvio difficile (7-6 2-6 10-7) sul tandem formato da Federico Barbieri e Nejc Lavrencic.

Nella chiusura della lista dei quarta categoria dominio assoluto del tesserato di casa Cristian Moselli su Tommaso Cavalieri (6-1 6-0 lo score), vittoria che sembra preludere il ritorno agonistico del valido giocatore, in passato attore nella categoria superiore per diverse stagioni. Avvincente il combattuto primo parziale nella chiusura del tabellone di terza tra Nardone Jernej 22enne del Tennis Campagnuzza e Neijc Lavrencic in forza al Tennis Natisone. Due fondisti che producono stille di sudore a getto continuo per riuscire a prendere il sopravvento nell'insistito palleggio e silurare in avanzamento l'avversario compresso nell'angolo. Ha la meglio il gioco più concreto dell'ispirato goriziano che fa gradualmente tracollare in precisione e fiducia il 20enne di Nova Gorica, costretto a cedere il passo per 4-6 1-6.

Premiazioni orchestrate dal presidente Di Pretoro che non dimentica di coinvolgere gli sponsor presenti, di ringraziare il numeroso pubblico, i collaboratori del sodalizio, nonché i corretti contendenti. Al numero uno Fit, Antonio De Benedittis, il focus sulla crescita esponenziale del circolo nella varie sfaccettature organizzative, concetti condivisi ed ampliati agonisticamente dal consigliere-giocatore Michele Comuzzi.

Mauro Commisso vincitore Open

Mattia Ros finalista Open

Il presidente De Benedittis, il vincitore Open Commisso e il presidente del Ct Grignano Di Pretoro