Holland show at Tc Triestino

 

La Tennis Events Fvg manda in onda il secondo appuntamento denominato “Città di Trieste Tennis Cup”, prova del circuito Itf maschile con prize money da 25mila dollari. Alla stretta finale, sul centrale del circolo giuliano, si espandono le note dell'inno dei Paesi Bassi e l'antica melodia, caso abbastanza singolare, appartiene a due finalisti stranieri. Singolarità non troppo sorprendente nel ripercorrere le tappe di avvicinamento dei due atleti al palcoscenico conclusivo, sia per il cammino della sesta testa di serie Gijs Brouwer, sia per il tragitto del collega Jelle Sels, accreditato come seconda forza del seeding. I due amici olandesi si differenziano per nove mesi nella data di nascita e per alcuni centimetri in altezza: 185 per il 23enne Sels, mentre il 22enne Gijs svetta a 190, al netto della bionda e folta capigliatura. Entrambi si allenano ad Amsterdam nel gruppo coordinato dal connazionale ed ex pro Arjan Van Der Zamde e la storia dei loro precedenti testa a testa segna cinque affermazioni a due a favore del più giovane Brouwer, mancino emergente, fluito da una piccola cittadina del Nordest olandese.

Lo scontro basato sulla fisicità dei contendenti, da poco avvezzi ai rimbalzi del mattone tritato, finisce per replicare la superiorità di quest'ultimo e gli apre prospettive di crescita che dovrebbero polverizzare il ritardo di piazzamento nel ranking che conta, oggi fermo al gradino n. 474. Un po' più potente del collega, sfrutta con precisione il vantaggio del servizio ad uscire e le sue profonde traiettorie di dritto mettono in difficoltà il rivale che staziona troppo arretrato per imbastire micidiali contrattacchi.

Lo score di 6-4 6-4 parla di un confronto serrato, bilanciato, sempre godibile negli scambi risoluti, dove la costante vena combattiva non ha mai lasciato spazio alla fraterna amicizia, prova ne sia la rabbiosa distruzione della racchetta da parte dello stizzito Sels dopo l'ultimo fatale errore. Il finalista, nel turno di semi, aveva passeggiato (6-0 6-1 lo score) contro il terzo concorrente del tabellone, lo frastornato tedesco Peter Torebko, mentre nei quarti aveva, perentoriamente, fermato la corsa del toscano Davide Galoppini, alla fine risultato il miglior singolarista dell'intera spedizione azzurra.

Per il vincitore una progressione liscia nel tabellone con due set a botta ed una semi impegnativa contro il minuto  paulista Oscar José Gutierrez, motorino frenetico, disorientato dalle prime di servizio dello stangone nordico. Rimanendo in tema di altezze ragguardevoli dei giocatori, da segnalare l'apparizione nel main draw del triestino dalle 17 primavere, Giacomo Dambrosi. Il giocatore del circolo, beneficiario di una wild card da parte del direttivo del torneo (vantaggio non indifferente per le prime rampe di lancio delle racchette nostrane!) sfiorava il passaggio del turno, cedendo al terzo parziale al qualificato emiliano Lorenzo Brunetti. Nell'archivio dell'evento si ravvisa po' di tricolore, grazie al doppio vinto dal brasiliano Gutierrez in tandem con Enrico Della Valle, ventenne ravennate da un anno seguito, passo a passo, da Mosé Navarra su progetto del settore tecnico nazionale della Fit.

Tutto pronto per le premiazioni con scenografie, musica e tempi scanditi dal cronometrico direttore del torneo e presidente della Tennis Events Fvg, Piero Tononi, puntuale nell'introdurre l'Assessore comunale Maurizio Bucci, il presidente Fit Antonio De Benedittis e il numero uno del sodalizio ospitante, Francesco Franzin. Unanimi gli interventi dei relatori a favore della rodata organizzazione e gratitudine indirizzata verso gli sponsor pubblici e privati, volano dei concreti supporti economici.

Finalisti, dirigenti, sponsor e ball boys

Piero Tononi, Enrico Della Valle, Oscar Gutierrez, Antonio De Benedittis

Il triestino Giacomo Dambrosi

Il direttore del torneo Piero Tononi con i finalisti