Fase regionale degli Internazionali BNL d'Italia

 

Ancora il Tcm Tennis Academy, capofila e coordinatore delle pre-qualificazioni per la tappa regionale che dischiude, anche per chi non possiede quarti di nobiltà tennistica, indimenticabili esperienze sul mattone tritato del Foro Italico.

A Moruzzo si forma l'ultima delle ventitré carovane di Quarta categoria e Open con destinazione Roma. Filotto di concorrenti maschili e femminili di singolare e di doppio che contribuisce alla formazione del torneo più partecipato del mondo, nonché uno dei più ricercati anche in virtù del prodigo price money.
Aria fine morenica e gradevole temperatura primaverile abbracciano la giornata conclusiva che vede durante la mattinata le assegnazioni dei titoli di Quarta, i tandem vittoriosi dei doppi ed i finalisti che possono unirsi alla compagnia dei giocatori in partenza per la città eterna. La meta ambita induce anche concorrenti con un buon passato giovanile a riprendere in mano la racchetta e a lanciarsi nell'agone dei Quarta dove le barriere sono meno alte e il ritmo più cadenzato. E' il caso del triestino Alberto Borghetti che rimanda in Piemonte l'over 50 Roberto Lanza, dopo un'inarrestabile rimonta e della muggiesana Alice Novello che crea il vuoto nel suo tabellone e lascia con poco fiato anche la goriziana Francesca Lupi. La scatenata Novello (la ricordiamo quale under 14 tra le prime otto d'Italia e con interessante attività nella serie cadetta) in coppia con la dodicenne giuliana Cecilia Franzin domina anche nella lista dei doppi a spese del duo pordenonese costituito da Valentina Padovan e Giulia Menegatti.

In campo maschile l'esperto duo muggiesano forte di Davide Nardini e Alessandro Mezzavilla stacca il biglietto per il livello superiore delle qualificazioni a spese dei doppisti friulani Massimo Corgnali e Federico Cudini. I qualificati di Terza, oltre alla soddisfazione del salto nella lista dei Seconda, possono partecipare alla chiusura del prospetto d'accesso. E' così che si rimettono in gioco ed agguantano il titolo la triestina Samantha Pribaz, a spese di Sabrina Plaudetti, ed il pordenonese Riccardo Eger, contro Maria Filippo Foramiti. E' il momento gli incontri clou dell'Open, tocca alle gonnelle aprire le ostilità per il primato, dando spazio alle due contendenti emerse tra le 52 presenti: la faentina 2.2 Camilla Scala e la viareggina 2.4 Federica Grazioso. La prima, accredita come prima testa di serie, liquidava in due set di semifinale Chiara Quattrone, mentre la seconda lottava ostinatamente per aver ragione dell'ispirata triestina Sara Ziodato, sedicenne (! ) capace di trascinare la 29enne toscana, in un match ad alto tasso emotivo, fino al combattuto tie-break del terzo tempo, finito 9-7 al quarto match point. Una gara esemplare e volitiva quella dell'emergente Ziodato che dimostra di aver metabolizzato la netta sconfitta subita solo sette giorni prima dalla stessa rivale, nelle pre-qualificazioni di Mestre. Con questo sofferto viatico per la finale e con la raggiunta certezza di aver il posto garantito per l'avventura romana (punti piazzamento nelle cinque migliori gare e bonus cumulati), la Grazioso butta in campo grinta e gambe residue. Impegna la favorita avversaria in un match molto equilibrato dove l'aggressività lascia il campo alla costruzione articolata del punto, ma dove il pallino tattico delle variazioni si avvale, principalmente, dell'attenta regia della Scala. Finisce 7-5 7-6 per la più tonica e paziente 23enne romagnola che attualmente cerca di migliorare il suo ranking storico Wta infittendo i viaggi nei selettivi tornei Itf.

Bella cornice di pubblico per vedere all'atto conclusivo l'atteso beniamino Matteo Viola, ancora sul palcoscenico più importante dopo i suoi due perentori balzi a sfavore del 2.3 padovano Luca Giacomini e del 2.2 massese Davide Della Tommasina.  Dalla parte bassa del tabellone sale Riccardo Ghedin che altrettanto in sicurezza affondava il suo omonimo trevigiano, Nicola, e la seconda forza della lista, l'estroso fiorentino Adelchi Virgili, apparso sul finire un po' scombinato.

Nelle tre edizioni di Moruzzo, Viola vanta l'affermazione due stagioni fa e la finale lo scorso anno. Contrariamente all'ultima gara, il mestrino appare in splendida forma. Solido, mobile e deciso negli affondo, sa aprirsi il campo e prendere il tempo al rivale, grazie ad un gioco profondo e brillante. Costringe Ghedin a disunirsi in una serie di errori provocati, finendo per trapassarlo in ogni angolo del campo. Così senza pause corre a firmare un pesante 6-1 6-2.  Una prova davvero convincente quella recitata dal n. 267 Atp. Stato di grazia e motivazione al punto giusto per irrompere nel Challenger scozzese “Glagow Trophy”, prova indoor da 85mila dollari, dove il veneto é accreditato come quarto della lista.

La sintesi dell'Open di Moruzzo registra le spedizioni romane di Camilla Scala e, come ricordato, di Federica Grazioso oltre a quella di Matteo Viola. E' poi piacevole segnalare che farà parte degli scontri romani anche il 2.1 di Azzano Decimo, Riccardo Bonadio, grazie alla netta vittoria Open, ottenuta nella tappa milanese alla GFG Sport.

Premiazioni orchestrate da Marco Sartorello che ha parole di compiacimento per l'operato del giudice arbitro Elisa Dimatteo. Momento partecipato dal consigliere Fit Michele Comuzzi e dal presidente regionale Antonio De Benedittis, puntuale nel citare i collaborativi circoli regionali, investiti dall'evento.

Opne Riccardo Ghedin e Matteo Villa