Bonadio sfiora l'apoteosi al “Città di Trieste Atp Challenger”

Per alcuni spettatori sarà stata una piacevole sorpresa vedere in azione sul Centrale del Tennis Club Triestino questo tenace giocatore, apprezzato figlio del tennis regionale. Non per suo padre Marco, maestro ispiratore, tra l'altro, di quel incantevole rovescio ad una mano e sostenitore attivo delle spedizioni nelle arene dispensatrici di punti Itf ed Atp. Sorpresa relativa anche per i tecnici ed i dirigenti che lo hanno seguito nei meandri giovanili dei tornei ed anche per quelli più incisivi che hanno continuato ad oliare e rassettare le sue impostazioni agonistiche. 

L'ambito proscenio di Padriciano é quasi un atto dovuto al 27enne Riccardo alla luce dei molti sacrifici e della sua immutata caparbietà, doti che costellano gli anni duri da temprato giocatore. Quasi un atteso risarcimento anche per le struggenti battaglie perse per un niente (parziali decisivi sfumati al tie-break, sequenza di nastri avversi determinanti). Avversità che l'indomito azzanese é riuscito sempre a metabolizzare, riprendendo a guerreggiare ad ogni torneo con il suo gioco propositivo e spumeggiante, guardando costantemente avanti con l'intento di migliorare ranking e compensi e scuotendo il palmarès dei primati storici affioranti in regione. 

Finale atipica tra giocatori provenienti dalle qualificazioni in una giornata caratterizzata dall'incombente maltempo. Tra i due é sicuramente Bonadio ad aver speso più energie nelle sfide precedenti contro Galovic, Rodionov, Cid Suberbi ed in semifinale contro il redivivo tedesco Maximilian Marterer ex junior di valore, come constatato “de visu” a Wimbledon. Il rivale, il 17enne Carlos Alcaraz, nello stesso turno spegne le speranze del pubblico di una gara conclusiva a tinte azzurre, superando il talentuoso carrarese Lorenzi Musetti con un portentoso recupero nel parziale decisivo (7-5 2-6 6-3 lo score). Tale performance di rimonta non si dimostrerà troppo casuale, vista la replica anche ai danni del nostro rappresentante. Lo spagnolo 310 Atp stupisce per la mano delicata nei ripetuti e ben dissimulati drop shot, colpi resi ancora più letali dal contenuto rimbalzo per la pesantezza del campo. Il ragazzo mette in mostra gambe a frullino, buona coordinazione negli spostamenti laterali e rapidità negli avanzamenti, con una disarmante precisione nelle esecuzioni lungolinea. Tiene botta Bonadio, che spreme il meglio del suo robusto repertorio fino al 4 pari del primo set, momento in cui il giovane rivale sia pur sotto pressione riesce a stampare un colpo profondo di rovescio che rasenta il corridoio e che suona come avvisaglia del successivo 6-4. Non disarma il generoso Riccardo, che di forza e di tocco conquista il break e sale sul 3-0. E' il punteggio spartiacque delle speranze azzurre. La promessa iberica con invidiabile self control e qualità nelle iniziative riprende in mano il gioco tra ritmo e continue variazioni, carbura punteggio e grinta fino a suggellare la sua trasferta giuliana con un definitivo 6-3. Ulteriore successo che riempie di piacere e fiducia il suo connazionale e coach, “mosquito” Juan Carlos Ferrero, ex numero uno del mondo con Academy nella provincia di Alicante. 

Giove Pluvio dopo alcune intimidazioni finisce per consentire l'atto più rilevante della Tennis Events FVG, eccellente organizzatrice del primo Challenger giuliano, dove tutto é risultato congruente alla complessità dell'avvenimento internazionale.  Dal monte premi elevato a 88.520 euro, alle varie leve di comunicazione, dall'attrattiva dei partecipanti all'importanza di un main sponsor autorevole come il complesso cantieristico Fincantieri, ben operoso sul nostro territorio.

TORNEI INTERNAZIONALI

Riccardo Bonadio

Lo spagnolo Carlos Alcaraz

Lorenzo Musetti

Il tedesco Maximilian Marterer