All'Open di Udine sorridono Cigui e Ros

 

Accorrono in 153 al “combined” organizzato per la sesta volta dalla Società Tennis Città di Udine. In questa edizione gli elogiabili agonisti devono affrontare e combattere anche contro l'oppressione spossante della calura. Lodi da indirizzare a tutti i partecipanti con dedica particolare a quelli che hanno saltellato tra le categorie, cimentandosi in diversi testa a testa. Per quanto riguarda i due traguardi elitari si deve dire che le prescrizioni dei tabelloni, approntati dal giudice arbitro Mauro Degano, non lasciavano spazio all'inventiva, ma seguivano le tracce pennellate dalle classifiche Fit che indicavano i primi del seeding in Paola Cigui e Mattia Ros. Ed alla fine così é stato! Ma il viaggio conclusivo non si é sviluppato con lo standard Gran Confort e panorama contemplativo. Come dire che i due trionfatori la pagnotta decisiva hanno dovuta ben infornarla sul mattone tritato di Via del Maglio. Nell'imbuto finale a tinte rosa da segnalare, dopo un anno di stop per problemi alla schiena, il ritorno della 18enne Anna Sturmigh (vincitrice all'esordio su Gaia di Paolo, migliore tra le terza categoria) e successivamente fermata da Adele Burato, strappandole cinque game di tenacia, dopo che la stessa aveva dovuto ben impegnarsi contro la 2.7 Tasha Cacciato. Sorprende un po' la sortita lampo di Sabrina Paludetti che si é prestata  a “riscaldare” la prima della lista, ma é l'ennesima conferma di come la simpatica portacolori del circolo di casa non riesca a coniugare mentalmente impegni universitari ed appuntamenti agonistici.

Per il titolo di fronte la 2.5 Paola Cigui, triestina 29enne della Società Gaja e la 2.6 friulana Adele Burato, 17enne in forza al Città di Udine. Due giocatrici dal tennis omologo che cuciono il punto attraverso lunghi e profondi scambi, sostenendo le traiettorie angolate con cross stretti, seguiti da cambi direzionali improvvisi. Nel palleggio prevale il rovescio bimane portato spesso anche a sventaglio, mentre il servizio non crea danni prevalenti alle ribattute e dà l'avvio a colpi manovrati dove l'errore crea le differenze e preme sullo score. Così come nel tie-break del primo parziale che l'esperta Cigui fa suo risalendo dal 3-5 con quattro positivi e nella gestione del secondo che chiude sul 6-4, buttando nella contesa tigna, maggior aggressività e qualche varietà di gioco.

Un incontro, comunque, duro per l'ex 400 Wta, reduce dai college Usa, oggi impegnata nel settore giornalistico, brava nel distillare accuratamente l'attività tennistica con sporadici allenamenti. Il match può essere considerato rincuorante per il futuro della giovane Burato che dimostra lucidità difensiva, invidiabile corredo dinamico, tennis consistente e colpi sempre ragionati, ma per vette più ambiziose, dentro la competitiva arena femminile, dovrebbe coltivare anche quella spinta esplosiva, ormai divenuta passe-partout indispensabile per confronti di livello.

In campo maschile primato dei terza al beniamino di casa, Nicolò Borrelli, 18enne che nel tabellone dei seconda, prima d'evaporare candidamente, strappava un set a Natali Yari, mentre era facile avvicinamento alla passerella clou da parte del 2.4 del tennis Corno Mattia Ros, opposto al qualificato Ignazio Sardina. Cosa che non riusciva nel metodo e soprattutto nello stile comportamentale allo stesso Natali contro il numero due dei concorrenti, il 2.6 trevigiano dello Sporting 2001 di Vittorio Veneto, Giovanni Agostinetto, capace d'emergere nello scontro arroventato al tie-break del terzo tempo.

Incontro finale imperniato dai coetanei ventenni su violenti scambi dei fondamentali da fondo campo, recuperi diagonali con rovesci in back e qualche spedizione per risoluzioni al net. I due viaggiano, a corrente alternata, sulla stessa intensità fino al 5 pari, punteggio spartiacque che segna lo scatto dell'atleta friulano, attuale alfiere dell'Università di Denver in Colorado, fino al 5-7 del primo set. Ros, nel secondo aumenta in precisione, alza il ritmo e, sia pure non completamente affrancato dal cemento americano, dispone di quella maggior qualità e resa fisica che gli consente di chiudere il combattuto match, firmando un secondo parziale da 6-3.

Premiazioni aperte dal consuntivo del vice presidente Maurizio Meroi, bersagliate da un improvviso acquazzone e proseguite nel campo coperto, dove il rumore dei goccioloni sui teloni rende un po' problematico il discorso di generale compiacimento dell'assessore allo sport del comune di Udine, Paolo Pizzocaro, nonché le sgolate chiamate dei molti premiati da parte del direttore del torneo Cesare del Prato.

La vincitrice Paola Cigui

La finalista Adele Burato

Il vincitore Mattia Ros

Il finalista Giovanni Agostinetto

Finalisti, assessore allo sport Pizzocaro, vice presidente Meroi