Al Tennis Club Triestino show di talenti in fieri

La vincitrice Maria Kolas

Il vincitore Marco Ontiveros Castro

E non potrebbe essere diversamente visto che la tappa giuliana di Tennis Europe dei dodicenni vanta il passaggio di racchette assurte ai massimi livelli tennistici. Come menzione, valga su tutti, il nome della rumena Simona Halep il cui attuale palmarès narra di ventidue titoli Wta, due Slam e la conquista della prima posizione al mondo. Difficile non preconizzare un futuro competitivo di buon livello anche per la vincitrice del “Trofeo Città di Trieste” organizzato per la 19esima volta dal circolo di Padriciano. Si tratta di Maria Kolas, bielorussa di Minsk, in training sui campi di Belgrado, dove i genitori lavorano entrambi nel settore informatico, e già in possesso di un titolo conquistato in quel di Barcellona. Leggera, mobile con grande visione di gioco, back affilato per servire il cambio ritmo, colpi spiazzanti in top, dritto e rovescio portati a braccio sciolto in lungo linea, schiaffi al volo in buona  sicurezza. Arriva al match clou con grandi falcate, chiudendo le contese nella morsa di due stringati tempi. La finale dominata per 6-2 6-1 la vede opposta a Zoja Peternel, numero uno della Slovenia, residente nell'arco alpino di Bled, biondina vivace dotata di buone gambe, buon servizio e di tanta generosità, stimolo che la spinge a non essere mai arrendevole pur essendo sovrastata nel palleggio della rivale. Carica emotiva presente anche nella sofferta semifinale contro la talentuosa francese Cindy Langlais, castigatrice implacabile della “piccola palmarina” Sofia Ferraris (emersa dalle quali e con il miglior piazzamento tra le nostre regionali) e  poi dell'attesa ligure Angelica Sara. Da segnalare il salto nella lista principale per le femminucce regionali Matilde Dell'Antonia (Tc Caneva) e Sara Maria Olivo (Tennis Campagnuzza).

Anche il versante maschile regala commisurate dosi di qualità, come quelle elargite dal germanico Marco Ontiveros Castro, di padre messicano e madre tedesca. Il ragazzo risiede nel sud della Baviera nella cittadina di Penzberg, dove é seguito dall'età di 7 anni dal coach austriaco Roland Hecker. Anche per lui percorso netto con sette successi tra main draw e tabellone di qualificazione con l'amaro affondamento di sei casacche azzurre e di una francese. Ed é proprio l'ultima disputa, quella in cui sperava buona parte del pubblico, ad aver valorizzato il gioco del bravo straniero, visto che l'antagonista era il campano del Vomero Federico De Matteo, caparbio concorrente che di sudore e tigna era avanzato nel tabellone e aveva respinto anche le trappole del quotato semifinalista transalpino Tommaso Pedretti. Ben diversa l'accoglienza in finale del solido Ontiveros, avversario che tiene fin dal primo quindici il pallino del gioco con colpi profondi, diagonali acute ed un'accurata fase difensiva. In questo ben aiutato anche dai ricorrenti doppi falli del napoletano, troppo presto in preda a tensione e scoramento, al punto da lasciare dilagare l'avversario  che sigilla il match per 6-1 6-0.

Sventola il tricolore nella gara di doppio femminile per merito della romana Alice Iozzi e della genovese Angelica Sara, grazie ad un’ emozionante coda del tie-break match (11-9) sul duo sloveno Fleischman/Peternel.

Gradito l'intervento alle premiazioni del primo cittadino di Trieste Roberto Dipiazza, e per la Fit di Pietro Geremia, introdotti dal soddisfatto presidente del sodalizio Francesco Franzin che non manca di ringraziare sponsor, il referee e tutto lo staff operativo, imperniato sull'attivo Gabrio Azzopardo.