Al Tc Pordenone proscenio bis per Mair e Speronello
Laura Mair e Margherita Marcon con Leonardo Sabot
Ci risiamo!
L'esclamazione in prima battuta riguarda il IX Trofeo Memorial Ennio Bragadin nel suo insieme, quale appuntamento capace di convergere ai nastri di partenza delle tre gare una botta di ben 316 pretendenti. Merito dell'apparato che assicura il presidente Andrea Lugo, puntuale nel prezzo centrale, gestione operativa della manifestazione e un gratificante ed esclusivo allestimento scenico per le premiazioni. Elementi le cui valenze mobilitano un ventaglio numerico e qualitativo di concorrenti provenienti da diverse regioni. Affluenza che induce il giudice arbitro Giancarlo Turrisi (coadiuvato dall'assidua Veronica Geremia) a spianare ed accompagnare un impianto di ben 16 tabelloni. Ma l'interiezione iniziale investe anche i vincitori delle due gare clou di singolare: la bolzanina Laura Mair ed il trevigiano Marco Speronello.
Margherita Marcon
Un dolce pomeriggio autunnale accompagna la sfida all'aperto delle due finaliste. Sul seggiolone arbitrale Leonardo Sabot, assistito dai giudici di linea, mentre sul campo sgambettano ball boys & girls. Nelle semifinali la 18enne Laura Mair aveva nettamente superato la cordenonese Nicole Iosio (già appagata da un precedente positivo), mentre la sorprendente udinese la 2.6 Margherita Marcon aveva capovolto l'apposizione del seeding con una prestazione maiuscola in tre combattuti set a spese della 2.4 talmassonese Adele Burato.
Primo parziale intriso di break point a dimostrazione di come il vantaggio del servizio non incentivi lo scatto dello score. Tiene la rotta Mair ma deve cambiare tattica passando dallo slice più intensi e profondi, visto che la sedicenne rivale incomincia a leggere gli effetti di back e chop, dopo aver domato i rimbalzi anomali, dopo aver domato i rimbalzi anomali, tese e angolate. Ma per la debordante irruenza la giovane udinese incorre in alcuni errore di misura che le costano il set per 4-6.
Laura Mair
Secondo tempo ancora più equilibrato con la Mair che cerca di contenere la pressione e di replicare con insidiosi cambi ritmo alla furia offensiva e soprattutto alle deliziose smorzate della ruggente Marcon, iniziative che mettono a nudo la scarsa attitudine nei pressi della rete dell'altoatesina.
Le due arrivano al 5 pari con la friulana che continua ad incentivare l'handicap dei doppi falli, zavorra che incide sul suo brillante assetto e che offre alla più consistente avversaria il sigillo per 7-5 al terzo match point. Due teenagers con prospettive interessanti in un momento impegnativo della loro verde carriera. La portacolori del Tc Gherdeina alla caccia dei primi punti Wta, calandosi nelle gare Itf più abbordabili, mentre la biondina del GT Tennis di Moruzzo segue il ranking internazionale tra le junior, il prodromo di maggior reputazione federale e di possibili sponsorizzazioni.
Marco Speronello
Nel versante maschile i trevigiani Marco Speronello 2.1 portacolori del Tc Cà del Moro e Matteo Marfia, 2.4 in forza al Tennis Levico Terme, fanno il vuoto nella lista finale, rispettando i due migliori accrediti del seeding. Nelle semifinali il primo respinge nitidamente le aspirazioni del 18enne pordenonese Alessio Tramontin, il secondo regola in due secchi tempi il pari classifica brunicense Marco di Maro. I precedenti testa a testa pendono a favor della prima testa di serie che vanta due vittorie ed una sconfitta. Il redde rationem per il titolo presenta, tra due contrapposizioni di stile uno Speronello in forma smagliante ed un rivale un po' affaticato dalle 34 primavere e dai tornei fin qui giocati (cinque vittorie in regione su altrettante apparizioni). Sotto gli occhi del giudice di sedia Riccardo Eger, i giochi iniziali sono senza scampo per Marfia, preda dei servizi sfolgoranti dell'avversario, dalle sue zampate letali in avanzamento e dalle maligne rifinizioni diagonali con il rovescio in back. Si inumidiscono un po' le polveri dell'aggressività e Marfia può incominciare a tessere il suo repertorio di precisione e compostezza stilistica, così dopo aver neutralizzato le bordate in arrivo e depositato alcuni drop shot piumati, si crea una spiraglio di vincenti conquistando tre game per il primo tempo. E' quanto concedere il ritmo elevato e la veemenza esecutiva del fantasioso “pennellone” della Marca, il quale nel secondo parziale dopo alcuni fraseggi con il corregionale molto graditi dal numeroso pubblico carica il braccio, piega la residua resistenza e scava il solco che gli vale il 6-2 conclusivo e la brillante conferma del titolo pordenonese. Nel doppio misto la 2.4 Laura Mair aggiunge un'altra tacca vincente al suo palmarès, grazie all'opportuno abbinamento con il 2.5 Alessio Tramontin. La coppia veleggia serena fino alla finale dove concede solo quattro game al tandem Agostinetto/Burato, duo sceso in campo con le identiche di ranking.
Matteo Marfia
Alle premiazioni aperte dal presidente Lugo con particolari ringraziamenti al proprio staff, spazio all'equilibrato intervento del consigliere regionale Michele Comuzzi, attorniato dalla delegata provinciale Monica Marchetti e via libera al vicepresidente mossiere Pierfrancesco Scatà che, oltre ai protagonisti già descritti, chiama a solcare i tappeti verdi gli acclamati vincitori delle chiusure di categoria. Gloria per Tommaso Lessio tra i 4Nc, per Eleonora Ragagnin prima tra le quarta e per l'omologo Piero Mucigat. Onori riservati anche ad Alessia Baraldo ea Filippo Boer, agguerriti protagonisti di terza categoria.
Premiazioni dei finalisti