Al bo-frost l'esperienza vale il trofeo
Alle premiazioni é particolarmente serena l'atmosfera che avvolge le parole di Piertullio Fonda “uomo ovunque” dell'evento nel tracciare il compendio del 36° torneo organizzato dal Tc Fiume Veneto. Lo certifica l'atteggiamento degli sconfitti all'ultima prova come quello dei concorrenti esiliati in precedenza, nonché l'attiva partecipazione degli appassionati spettatori. Merito di una buona gara “combined” di terza categoria, dipanatasi senza alcun inconveniente per i 153 iscritti, se si esclude la malandrina partecipazione di Giove pluvio nella giornata clou, quella dedicata alle due finali. Sul versante in rosa da segnalare la presenza nei quarti di giocatrici dal verde “pedigree” (Nicole Iosio, Valentina Gruarin, Alessia Dolce, Manuela Turolo ed Elisa Mecchia) con le prime due, entrambe 13enni, promosse alle semifinali e una salita al proscenio. Saltando alla sfida principe, si naviga dentro alcune analogie del microcosmo tennistico. Singolarità nell'accompagnare la sfida tra la ritrovata 28enne Valeria Vettore e la rampante Gruarin, entrambe con residenze nel Veneto, con la prima che fa la sua riapparizione sul territorio dopo aver lasciato a 14 anni la terra rossa del Tc San Vito per il trasferimento a Verona della famiglia, mentre la 13enne calpesta gli stessi mattoni tritati nel ruolo di messaggera della linea verde sanvitese. Significative, a tal uopo, le presenze interessate del presidente del sodalizio Michele Zannier e del coach Dino Todesco.
La maggior età di tre lustri e le molte battaglie alle spalle sono alla base della vittoria in tre set della più scafata rivale, ma é anche merito della disinvolta ragazzina se la sfida raggiunge momenti di piacevole agonismo per buona parte della gara. Viaggia sicura la Vettore nel primo parziale in controllo sugli affondo avversari con colpi meditati negli angoli che innescano rincorse orizzontali e precipitose conclusioni da parte della rivale, finita penalizzata da un netto 6-2. Nel secondo tempo, dopo un partenza in testa, cala in reattività e precisione la portacolori del Tc Peschiera che cede manovre e spazio alle traiettorie pulite e profonde della tonica Gruarin, capace di raggiungerla sul 4-4 e di pareggiare per 7 a 5 il computo dei set. Nella partita decisiva mette subito la testa avanti la Vettore, cambia diametralmente registro, governa ritmo e peso dei colpi, prevale nel braccio di ferro del quarto topico game e s'invola fino al 5-2. Ma la giovane antagonista non si dà per vinta, butta nella mischia colpi incisivi e corse in apnea, al punto da costringere la laureata in economia aziendale a scavare fino al quarto match point prima di seppellire il confronto con il definitivo 6-2.
Sul versante maschile tra i migliori del tabellone, desta piacevole stupore la partecipazione del 3.1 sacilese, Sergio Messina, tritasassi 32enne dei terza con significativo passato in seconda categoria, attualmente tesserato con lo Sporting di Vittorio Veneto. E' piuttosto sporadica anche la presenza del 3.2 portacolori dell'Academy Moruzzo, Alessandro Dri, una vera Primula Rossa dei tornei. Due racchette poco visibili nelle manifestazioni, visto che il primo é continuativamente impegnato come tecnico presso il Tc Caneva, mentre il secondo segue con impegno totale gli studi di ingegneria in quel di Udine. L'universitario porpettese dalle 22 primavere é abile nel saltare alla passerella conclusiva a spese del 3.2 coneglianese Andrea Peruzzo, mentre il primo della lista non lascia scampo al 3.2 opitergino Carlo Sanzuol, Alla resa dei conti si delinea l'instancabile irruenza, proposta attraverso squassanti e rischiose bordate da parte di Dri e la sagace gestione del match da parte del fluido Messina. Il tecnico pordenonese si avvale di una forma fisica portentosa, sommata ad un'innata lettura dei colpi, doti che gli consentono di ammorbidire e rispedire al mittente con successo le potenti esecuzioni di Dri, così come nei ripetuti drop shot, agguantati con scatto felino e rielaborati con tocchi ricamati. Il tutto tra sonori soliloqui e cariche motivazionali del rivale, spesso molto critico con le proprie iniziative, accompagnate da ampi decibel per le mancate finalizzazioni, in verità apparse fin troppo numerose. Tutto finito alla cordiale stretta di mano, gesto che certifica la conclusione delle godibili contrapposizioni mentre il punteggio di 6-4 6-3 finisce dentro il carniere del favorito Messina.
Valeria Vettore
Valentina Gruarin
I finalisti Alessandro Dri e Sergio Messina
Premiati e dirigenti del 36° bo-frost