A Cormons esulta il cornense Davide Poiana

Dopo quanto visto sotto la tela dell'azzurro cielo che sovrastava il Tennis Club Cormons, al nome del miglior protagonista della gara andrebbero incollati gli aggettivi “fiducioso e tenace”.

Ma andiamo per ordine nel passare in rassegna le tessere più significative del sesto appuntamento maschile con il limite alla categoria 3.3, torneo organizzato dal dinamico circolo goriziano, retto dal presidente Alessandro Brandolin. Con l'usuale puntiglio, il giudice arbitro Mauro Degano dispone gli 85 concorrenti in 5 visibili tabelloni, cercando d'inserire, in prima battuta, i concorrenti non classificati. E' piacevole costatare, in termini di puro manifesto del tennis giocato, come l'affluenza dei volenterosi amatori della racchetta edifichi una lista propria, forte di ben 14 nominativi. Tra questi é giusto citare l'Over 45 Roberto Sangoi dello Sporting Moruzzo. capace di pattinare orgogliosamente verso altre due liste di livello superiore.

I due finalisti con gli ufficiali di gara Mauro Degano ed Alessandro Bernardini

Saltando al tabellone finale, il seeding propone il 3.3 udinese Sebastiano Peres come numero uno, seguito al lato opposto dal 3.3 ronchese Nicola Seibessi. Per il goriziano giusto il tempo d'incartare un affaticato Marco Gramegna per poi afflosciarsi in semifinale contro l'emergente 3.4 Davide Poiana del Corno Tennis, mentre l'atteso Peres all'esordio incappa e capitola in tre set contro il lanciatissimo 14enne dell'Azteca Sport, il 3.4 Davide Nobile, allievo di Mauro Commisso. Per l'anagrafe un ragazzino agonista, per l'estetica fisico scultoreo, per il carattere  moderatamente emotivo. Ma non è l'ansia del risultato la causa del suo ritiro nel turno successivo di semi, ma la somma dell'acido lattico cumulato nel match contro Filiberto Gubiani del Modus di Tarcento e quello non ancora completamente smaltito nei due precedenti durissimi scontri, sempre sigillati con tre sofferti parziali.

Il vincitore Davide Poiana

Dopo le inattese estromissioni il primato é quindi da definire tra i due outsider friulani: il 28enne Poiana ed il 17enne Gubiani, entrambi meritevoli della prestigiosa passerella. Match giocato da fondo campo tra due agonisti ai quali non fa difetto lo spirito di lotta e il fisico idoneo per salvaguardare la copertura degli angoli e per gli scatti in verticale. Prestazioni dispendiose “confortate” dalla temperatura iniziale di 32 gradi centigradi.

Però la tigna dei due contendenti consente ritmi buoni, scambi lunghi e recuperi estremi in backspin, movimenti nei quali prevale Poiana, capace d'imprigionare le bordate lungolinea del rivale con colpi misurati di dritto, scalfendo le linee di fondo ed inviando palle che si arrampicano all'altezza delle spalle del tarcentino. Esecuzioni calibrate che solleticano spesso lo svarione in risposta, tattica e gambe che gli propiziano lo scatto vincente al settimo gioco e la conquista del primo parziale per 6-4.

Il finalista Filiberto Gubiani

Alla ripresa delle ostilità il bravo Gubiani innerva il suo tennis monotematico con palle arcuate e profonde, alternate ad improvvise ed inafferrabili frustate di dritto inside-in. E' un cambio di marcia vitalizzato che sconcerta l'avversario e la spinge dentro un baratro d'errori, certificato da un pesante punteggio di 0-4. Con fatica il cornense frena l'andazzo emorragico mettendo in cascina due game ma la fine del set si annuncia sul vantaggio per 5 a 2 e 40 a 0 a favore del ringalluzzito giovane, mentalmente già in corsia per il terzo tempo.

Ed é in questo frangente che scatta il tutto per tutto da parte di Poiana, il quale incomincia ad accelerare le spinte di dritto e di rovescio, serve delle prime insidiose e attingendo a nuove energie, riusce con molta attenzione ad appropriarsi del delicato game che, se perso, lo avrebbe portato al terzo parziale..

Un gioco conquistato in extremis che sembra avere il sapore di una predestinazione!

Riazzerati i pensieri ed alimentate ulteriormente le trame, in un crescendo di game vincenti agguanta sul 5 pari l'avversario, in pieno contraccolpo psicologico, lo tallona fino al vibrante tie-brek e, dopo un ulteriore 5 pari, mette a profitto i due punti dorati che gli valgono il titolo e qualche chilogrammo di soddisfazione.

Alla regia delle premiazioni l'eclettico presidente Brandolin che non dimentica di citare l'apporto indispensabile del suo staff, la disponibilità del Tennis club Gradisca e di ringraziare tutti gli attori della riuscita manifestazione. Successo rimarcato da Massimo Falato assessore allo sport del comune di Cormons e dal presidente  regionale Fit Antonio De Benedittis. Personaggi che con la loro presenza replicano l'arco delle premiazioni dell'anno precedente.

Premiati ed autorità