A Caneva Andrini soffre in semi e sprinta in finale

 

L'atletico 24enne Filippo Andrini ha rischiato di perdere l'accesso al palcoscenico più importante della gara durante il combattuto testa a testa con il maestro del circolo organizzatore Mauro Pizzinat. La disputa di semifinale tra i due tecnici si é conclusa, dopo oltre due ore di batti e ribatti, di corse negli angoli e di insidiosi back, a favore del portacolori del Tc Oderzo, vincitore con il risicato punteggio di 4-6 6-4 7-5. 

Andrini, partito come primo del seeding, supera con facilità, al primo impegno, il compagno di casacca Carlo Sanzuol per 6-0 6-2 Un lasciapassare piuttosto scontato che, come visto, non si ripropone così così automaticamente nel successivo confronto, ma é quanto basta per accedere alla finale, rispettando l'accredito imposto dal giudice arbitro Fabio Furlan, gestore dei 108 iscritti della 38° manifestazione con il limite alla terza categoria. Nella parete bassa della lista si fa luce il 17enne Nicolas Drigo del Tennis Città di Udine, capace di bloccare perentoriamente per 6-2 6-3 le mire della seconda testa di serie, il 3.1 Matteo Andreola, 19enne 3.1 del Tc Caneva, giocatore  pervaso da eccessivo nervosismo (distruggerà la racchetta) e da conseguente dissolvenza tattica.  La spinta del risultato positivo permette al giovane 3.3 udinese di esprimersi al meglio anche contro un cliente difficile come il 3.2 Manfredi Vergine dell'Eurotennis Cordenons, superato con una prestazione particolarmente attenta per 7-5 6-4.   Giornata conclusiva con l'area del circolo pedemontano, inondata dalla salubre fragranza dell'abete carnico, legname forestale chiamato a sorreggere l'imponente struttura del nuovo impianto polivalente, di prossima copertura.

Per il match decisivo c'é la presentazione microfonica con il percorso dei due giocatori, agli ordini dell'arbitro di sedia Gianfranco Marcandella, introduzioni piacevoli che trovano plaudente risposta dalla capiente tribuna spettatori, ma che probabilmente riescono a proiettare ai massimi livelli l'emozione del giovane udinese per la prima volta protagonista in una passerella impegnativa.

Va detto che Andrini si comporta da giocatore avvezzo alla terra rossa, una mobilissima macchinetta da fondo, dove continuità, precisione, profondità e recuperi sovrastano il palleggio del rivale troppo schematico che smarrisce lo scambio nel tentativo di forzare i colpi oltre misura e di persistere nel refrain della diagonale di rovescio.  Inevitabile l'imbarazzante bagel del primo parziale. Nel secondo set, metabolizzata l'ansia da prestazione, Drigo, incomincia d entrare in partita, si fa più intraprendente,  si spinge a rete, azzarda qualche dropshot, traiettorie lungolinea e spinte angolate diventano più incisive, i numerosi fuori giri, caratteristici del primo set,  diminuiscono. Gli scambi salgono d'intensità per la qualità del match e il godimento del pubblico che non risparmia applausi alle belle giocate. Si arriva al punteggio di 2 pari e solo l'esperienza dell'infaticabile Andrini toglie al ragazzo la soddisfazione d'intascare due break e di mettere la testa in avanit nello score.  Ma il trevigiano ha sempre le pile atletiche cariche, tirato a lucido non molla una palla, é in spinta continua e sa arraffare il punteggio ad ogni calo di tensione del rivale, fino a chiudere la partita per 6-0 6-3.

Premiazioni gestite dal presidente Ugo Cimetta, puntuale nel ringraziare gli sponsor, tutti gli addetti del circolo ed i migliori interpreti dello spettacolo. Passaggio indispensabile prima di passare alla consegna dei riconoscimenti, aiutato nel compito dal Fur Francesco Bigaran che si congratula con i prodotti del circolo: il finalista di quarta Stefano Zuccolo e il vincitore Marco Della Gaspera.  L'affollata coda della serata sul verde é imperniata sul socievole rinfresco, ad alto gradimento. 

Il dritto Andrini Filippo

Il rovescio di Drigo Nicolas

I finalisti Drigo ed Andrini

l presidente del Tc Caneva Ugo Cimetta con i finalisti Drigo ed Andrini